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Profilo geografico di Messina
Situata nell'angolo nord est della Sicilia, sulla sponda occidentale dello Stretto di Messina — altitudine 3 m s.l.m. — ha superficie comunale di 211,73 km2 e coordinate geografiche 38°11' N 15°33' E. A circa 90 Km da Catania e circa 230 km da Palermo, stretta tra la costa ionica ed i monti Peloritani, si affaccia con il suo grande porto naturale (militare e commerciale), chiuso dalla penisoletta a forma di falce di San Raineri, in magnifica posizione sullo Stretto, di fronte a Villa San Giovanni e poco più a nord rispetto a Reggio Calabria.
La città si sviluppa prevalentemente in senso longitudinale lungo la costa dello Stretto senza soluzione di continuità da Giampilieri Marina a Capo Peloro per 30 kilometri. L'area urbana centrale, che può essere racchiusa tra i torrenti Annunziata e San Filippo — oggi coperti dal piano stradale, — è lunga oltre 10 km, con scarsa propensione verso ovest dovuta ai contrafforti collinari dei Peloritani, che impediscono lo sviluppo di un reticolato urbano geometrico in detta direzione. L'estrema vicinanza dei monti conferisce alla parte occidentale della città una certa pendenza, superata con scalinate e attraversata dalla panoramica circonvallazione a monte. Sono presenti numerose "intrusioni urbane" verso l'interno collinare in corrispondenza delle brevi pianure dei torrenti, che tendono a inglobare come quartieri alcuni dei più antichi casali del territorio cittadino (i cosiddetti "Villaggi", ben 48).
Messina è al centro di una importante zona agricola, con la produzione di agrumi (tra cui il celebre limone Interdonato, l'arancio, il mandarino e il mandarancio o clementina), frutta, ortaggi e dei vini D.O.C. Faro e Mamertino. La città è sede universitaria dal 1548, dell'Arcidiocesi Protometropolitana di Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela ed Archimandritato del Santissimo Salvatore e di un'antica ed importante Fiera Internazionale. Il porto è anche sede di un antico Arsenale militare e di cantieri navali civili (Rodriquez e Palumbo). [da it.wikipedia.org - l'enciclopedia libera]
Profilo economico
È il terziario ad essere storicamente il "settore trainante" dell'economia cittadina. Ciò è dovuto in parte alla presenza del porto, che in passato era un'importante scalo d'esportazione per i prodotti locali (vino, seta, e, su tutto, i derivati agrumari). Altissime sono le percentuali dei cittadini impiegati nei servizi, specie in quelli pubblici, mentre il settore commerciale è particolarmente vivo sia nelle zone del centro cittadino (con la zona del viale S. Martino, "centro commerciale naturale" della città) sia nella periferia sud, dove negli ultimi anni sono sorti numerosi centri commerciali di grandi dimensioni, che attraggono acquirenti e visitatori anche da fuori città e fuori provincia. Il settore secondario non è particolarmente sviluppato in città, dove è imperniato sulle industrie di medie dimensioni (molitura del grano, produzione di caffè, birra e generi alimentari, prefabbricati, mobili, ecc.) sviluppate in particolare nella Zona Industriale Regionale (ZIR) e nel Polo per lo sviluppo artigianale di Larderia, sempre nella zona meridionale della città. Particolarmente sviluppato il settore industriale, invece, nella zona tirrenica dell'Area metropolitana dove, attorno al grande polo industriale di Milazzo (che annovera, tra le industrie più grandi, una Raffineria di petrolio, la grande centrale termoelettrica di San Filippo del Mela e l'Acciaieria di Giammoro di Pace del Mela) si è sviluppata una miriade di imprese di trasformazione di dimensioni medio-piccole. Un capitolo a parte è invece il settore della cantieristica navale, vivo e presente sia nella zona falcata del porto cittadino (storica sede della Rodriquez, dove fu costruito il primo aliscafo al mondo e di altri grandi cantieri) sia nel polo industriale di Giammoro di Pace del Mela (produzione di imbarcazioni di lusso). Il settore turistico vede da alcuni anni la presenza annuale in città di oltre 200.000 croceristi, risollevando Messina da una grave crisi nel settore dovuta alla vicinanza dei grandi poli di attrazione in Provincia di Taormina, di Milazzo e delle Isole Eolie. La "riscoperta" turistica di Messina apre la via ad un possibile sviluppo nel campo, soprattutto in considerazione dell'amplissima gamma di paesaggi che la stessa sola città può offrire: dal mare della zona portuale a Capo Peloro, dalle riviere alle colline, costellate dai numerosi villaggi del Comune, fino alle vette dei monti Peloritani, che giungono proprio sopra la città ai 1127 m d'altezza di Antennammare o Dinnammare, sede di un famoso santuario mariano, da dove si gode un incomparabile panorama sulla città e sullo Stretto. [da it.wikipedia.org - l'enciclopedia libera]